Con l'approdo ormai definitivo delle alte temperature torna ad aleggiare lo spauracchio degli incendi.
Degrado all'ospedale Giovanni Paolo II, in un'area che non a caso dovrebbe versare in condizioni sicuramente migliori. Tanto è vero che il richiamo al possibile allarme igienico sanitario appare più che appropriato. L'intera zona è piena di erbacce e di rifiuti ormai da tempo, e richiede un intervento a dir poco urgente di pulizia. Quella pulizia che probabilmente non viene fatta chissà da quanto tempo.
La zona oggetto delle fotografie è, in particolare, quella attigua all'area dei parcheggi, versante privo di illuminazione, che la sera è completamente al buio. Ed è qui che è stata rilevata anche la presenza di siringhe, non si capisce bene quali siano stati gli scopi del loro utilizzo. Non sembrano “rifiuti speciali”, come si potrebbe immaginare trovandoci nei pressi di un nosocomio. Ma non è corretto trarre conclusioni affrettate. Ciò non toglie che queste siringhe abbandonate per terra sono un triste simbolo di incuria.
Non è solo questa la zona dell'ospedale che merita un intervento urgente. Bisogna effettuare una immediata scerbatura dell'intera area, sia allo scopo di restituire decoro al luogo di cura, sia per scongiurare il proliferare di insetti, fermo restando che questo ospedale, costruito su un torrente, una destinazione urbana assolutamente infelice, sarà per sempre meta privilegiata delle zanzare, anche se questo non significa che non si debbano effettuare degli interventi di disinfestazione continui per limitare al minimo i disagi.
Insomma: una situazione, quella in cui versa l'area esterna del Giovanni Paolo II, che rischia di offuscare le buone prospettive collegate al futuro potenziamento dei servizi ospedalieri a disposizione del territorio. Ovviamente i cittadini confidano in un intervento urgente volto al miglioramento generale della situazione.
Terme, tutto tace. A denunciare il silenzio dell'amministrazione sulla vicenda è il comitato saccense di Liberi e Uguali
Dei disservizi delle Autolinee Gallo per la tratta Sciacca-Palermo,